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Il maltempo e la gestione aziendale dei rischi esterni

Lo scorso martedì dovevamo recarci da Olbia a Cagliari per degli impegni aziendali precedentemente fissati. Il giorno prima, la Protezione Civile aveva emesso un’allerta “neve” per tutta la Sardegna valida anche per quote altimetriche basse. Ci siamo trovati perciò di fronte a dover bilanciare i seguenti aspetti:

1.      Non bloccare le attività aziendali;

2.      Non mettere a rischio la sicurezza delle risorse umane e delle attrezzature aziendali (in questo caso l’auto aziendale).

Abbiamo consultato le previsioni meteo di dettaglio e abbiamo deciso di non cancellare gli impegni di lavoro a Cagliari. Abbiamo deciso di partire in anticipo rispetto all’orario precedentemente previsto, sia perché abbiamo ritenuto che la nostra andatura sarebbe stata più lenta del solito a causa del maltempo che perché abbiamo stimato che avremmo potuto superare la parte del percorso maggiormente soggetta al rischio neve (l’area di Nuoro) prima dell’inizio previsto delle nevicate. Nel caso in cui la nevicata fosse iniziata prima del previsto abbiamo ritenuto che l’ANAS si sarebbe con molta probabilità adoperata da subito per mantenere in funzionamento la strada principale. In ogni caso abbiamo anche portato con noi le catene da neve ed abbiamo rifornito di carburante l’auto aziendale. Le premesse ci hanno fatto ritenere che con questi accorgimenti (facilmente implementabili ed a basso costo) avremmo potuto garantire senza rischi la continuità delle attività aziendali.

15 km prima di raggiungere Nuoro siamo stati investiti da una violenta nevicata che ha rapidamente mandato in tilt la circolazione stradale. A differenza di quanto ci aspettassimo, l’ANAS non è riuscita ad intervenire subito per ripristinare la circolazione ed abbiamo dovuto così montare le catene da neve. La confezione delle catene aveva ancora la fascetta antitaccheggio, ma fortunatamente avevamo con noi un coltello per rompere questa chiusura di protezione. Risolto il primo problema (la fascetta) se ne presentava un secondo: nessuno di noi avevamo mai installato prima delle catene da neve. Ci siamo trovati quindi a dover imparare ad installare le catene in mezzo alla strada, con la neve ed il ghiaccio che si accumulavano su di noi e con le auto dotate di gomme termiche che ci passavano a pochi centimetri. Abbiamo impiegato 20 minuti circa per installare le catene sulla prima ruota e circa 5 minuti per installarle sulla seconda (avevamo già imparato come fare). Siamo così riusciti a riprendere la marcia ed abbiamo superato senza altre difficoltà la parte di strada interessata dalla nevicata. Siamo arrivati a Cagliari con circa due ore di ritardo rispetto al previsto, ma siamo comunque riusciti a completare tutte le attività che erano in programma.

È possibile analizzare gli eventi del giorno dal punto di vista della gestione aziendale individuando i seguenti aspetti:

1.      È sempre necessario monitorare i fattori di contesto esterni. Essi influenzano l’azienda e sono fuori dal proprio controllo. Ciò però non significa che l’azienda deve esclusivamente subire tale contingenza imprecando contro la malasorte o contro gli eventi naturali. È possibile, infatti, elaborare un’analisi “rischio – beneficio” che metta in risalto i seguenti aspetti:

a.      Probabilità che un evento esterno si verifichi;

b.      Livello di impatto negativo che tale evento potrebbe avere sulle attività aziendali;

c.      Costo e tempo di implementazione di soluzioni che riducano l’impatto negativo.

2.      Completata l’analisi si procede con la scelta delle soluzioni più idonee per far sì che al verificarsi di un evento sfavorevole si sappia già cosa fare e si riducano in questo modo le conseguenze negative per la gestione aziendale;

3.      Si verifica che le risorse umane sappiano attuare il piano (sappiano utilizzare i dispositivi per l’emergenza, sappiano cosa devono fare, ecc.).

 

L’esperienza da noi vissuta ci dà lo spunto per affrontare la situazione dal punto di vista della gestione aziendale:

-        Abbiamo previsto l’evento sfavorevole e ci siamo adoperati da subito per meglio valutare l’entità dell’evento (raccogliendo maggiori informazioni) al fine di prendere delle decisioni maggiormente accurate;

-        Abbiamo adottato degli accorgimenti idonei sia ad evitare di essere coinvolti nell’evento sfavorevole (partire in anticipo rispetto al previsto), che utili per minimizzare i problemi in caso di inadempimento da parte di un fornitore esterno (portando con noi le catene da neve nel caso in cui l’ANAS non fosse riuscita a mantenere pulita la strada). Avevamo anche il “piano C” (cioè il pieno di carburante per mantenere l’auto accesa ed il riscaldamento attivo) nel caso in cui fossimo rimasti completamente bloccati;

-        Siamo stati fortunati: infatti, seppur avessimo le catene (quindi avessimo fatto l’investimento per l’acquisto di strumentazione per gestire l’emergenza) non avevamo mai provato ad installarle…anzi…non avevamo neanche aperto la confezione! Fortunatamente avevamo con noi un coltello e siamo comunque riusciti a montarle (seppur ciò ci abbia fatto perdere del tempo aggiuntivo).

La morale del racconto è che le aziende, in linea di principio, seppur non possano evitare il verificarsi di calamità naturali possono però adoperarsi per limitare gli effetti negativi che tali calamità possono produrre: in alcuni casi perché è possibile con l’adozione di piccoli accorgimenti garantire la continuità delle attività aziendali oppure perché si è in grado comunque di decidere con certezza quando è necessario interrompere le attività dell’azienda per non mettere a rischio l’incolumità delle risorse umane e delle attrezzature perché gli strumenti a propria disposizione non sarebbero sufficienti per gestire i fattori esterni. In entrambi i casi si minimizza il costo che l’azienda sostiene per il verificarsi di calamità.

Seppur il nostro racconto possa sembrare banale, l’argomento della gestione dei rischi naturali nelle aziende ha dei risvolti anche assicurativi e può essere approfondito anche nei seguenti link:

https://www.allianz.ch/it/news/2013/28.10.13_uragano_sandy.html/