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Vacanze turistiche: come scegliamo la meta ideale?

 

Ci siamo! Il periodo per scegliere le vacanze estive è arrivato. Dove andare? In Italia o all’estero? A pochi chilometri da casa o il più lontano possibile? Iniziamo così ad andare alla ricerca della nostra futura vacanza. In testa abbiamo già qualche idea ma ci colleghiamo a internet perché ne vogliamo molte di più.  Su TripAdvisor cerchiamo le recensioni su località, alberghi e locali. Vogliamo sapere se chi ha già fatto quella vacanza, è ritornato a casa soddisfatto. Non vogliamo che le nostre vacanze si trasformino in un incubo facendoci spendere inutilmente un sacco di soldi.

Vi riconoscete in questa descrizione? Tranquilli, non siete gli unici. I 2/3 dei vacanzieri sceglie la destinazione delle vacanze usando principalmente il passaparola. In pratica decidiamo la meta delle nostre vacanze, sulla base delle considerazioni di chi ha già visitato il posto.  L’ha detto Agostino Cicalò, presidente di Confcommercio Sardegna, durante la Lectio Magistralis che ha tenuto in aula Engle nella giornata inaugurale del Career Day 2014.

Cicalò ha proseguito la sua presentazione dicendo che i turisti durante le vacanze scattano tantissime foto da condividere sui loro social network. Se il passaparola è, quindi, predominante nella scelta della meta turistica immaginatevi quanto le nostre foto pubblicate su Facebook possano influenzare, positivamente o negativamente i nostri amici.  

Il presidente di Confcommercio Sardegna ha inoltre spiegato che i vacanzieri moderni fanno più viaggi di prima, anche se più brevi. Solitamente durante i weekend. Si è, quindi, sempre alla ricerca di vacanze tematiche e ben organizzate durante tutto l’anno.

Ora la domanda è, come si colloca la Sardegna in questo nuovo scenario?

Il turismo sardo, essendo purtroppo principalmente balneare, soffre in questo nuovo contesto. La sfida è destagionalizzare e ampliare l’offerta turistica. In poche parole, adeguarsi ai nuovi cambiamenti per rendere la Sardegna attrattiva 12 mesi l’anno.

Cosa ne pensate se la nostra regione si dotasse di una struttura marketing unificata per tutta la Sardegna? Uno staff di persone esperte in marketing territoriale in grado di vendere il turismo isolano come un vero e proprio prodotto. In questo modo verrebbero create delle strategie differenziate a seconda della stagione e delle esigenze dei turisti che potrebbero portare enormi vantaggi all’economia sarda.

Concordate o pensate che un’altra strategia possa essere più efficiente?